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MERCURIO






Mercurio (Calvin J. Hamilton)
Mercurio e' il pianeta piu' interno del Sistema Solare ed e' il piu' piccolo dei pianeti rocciosi.
Esso e' noto almeno dall'epoca dei Sumeri, cioe' dal terzo millennio prima di Cristo.
Il pianeta deve il suo nome al dio romano del commercio e dei viaggi. Probabilmente ha ricevuto questo nome a causa del suo rapido moto attraverso cielo: Mercurio e' infatti il pianeta del Sistema Solare che possiede il moto di rivoluzione piu' rapido.

Mercurio, essendo molto vicino al Sole, e' anche difficile da osservare a causa della luce solare. Molte delle informazioni che possediamo su questo pianeta sono state fornite dalla sonda Mariner 10. Essa e' stata l'unica sonda spaziale che ha visitato il pianeta, durante tre missioni compiute nel 1973 e nel 1974.

Mosaico di immagini prese dalla sonda Mariner 10, alla distanza di oltre 5 milioni di Km (USGS/NASA)





La massa di Mercurio e' di 330 miliardi di miliardi di tonnellate (3,3 x 1026 g), il suo diametro e' pari a 4.878 Km e il suo volume e' 18 volte inferiore a quello terrestre. La densita' e' pari a 5,43.
Esso non possiede satelliti.


La sua distanza media dal Sole e' di circa 58 milioni di Km. La distanza all'afelio e' di 69,8 milioni di Km, quella al perielio di quasi 46 milioni di Km. L'orbita e' dunque altamente eccentrica.
Il suo piano orbitale e' inclinato di 7 gradi sull'eclittica e il suo asse di rotazione e' perpendicolare al piano orbitale stesso.


Mercurio ruota attorno al Sole con un periodo molto piu' breve rispetto agli altri pianeti: circa 88 giorni.
Il suo moto di rotazione e' invece molto lento: esso impiega 58,6 giorni terrestri per compiere un giro su se stesso. Mercurio completa quindi tre rotazioni ogni due rivoluzioni.
Questo fa si' che la durata dell'esposizione ai raggi solari pe rogni punto della superficie sia molto lunga, pari a 176 giorni terrestri! Mercurio e' dunque il solo pianeta sul quale la durata del giorno, inteso come insolazione, e' maggiore di un periodo di rivoluzione.




La superficie di Mercurio
(Bill Arnett)




La superficie di Mercurio e' costellata di crateri ed enormi scarpate, alcune delle quali lunghe centinaia di chilometri e profonde anche tre. Il suo aspetto ricorda quello della Luna, con i suoi crateri e bacini, la superficie rugosa ricoperta di polvere e l'assenza di atmosfera.
I crateri si sono formati per l'impatto di meteoriti sulla superficie del pianeta, in epoche molto remote.
Non soltanto Mercurio e la Luna hanno subito urti con meteoriti, ma anche gli altri pianeti. Su quelli che possiedono un'atmosfera, tuttavia, l'impatto e' molto meno violento, perche' il meteorite viene rallentato e in parte vaporizzato per l'attrito dell'atmosfera. Inoltre essa erode lentamente la superficie del pianeta, cancellando le tracce dell'urto.


I crateri piu' piccoli di Mercurio hanno un diametro minore di 10 Km, quelli piu' grandi superano i 200 Km e prendono il nome di bacini.


Il Mare Caloris, la piu' grande
struttura di Mercurio. (Calvin J. Hamilton)


Particolare del Mare Caloris.
(Calvin J. Hamilton)

Al centro di molti crateri s'innalzano piccoli massicci montuosi. Il bacino piu' grande e piu' noto e' il Mare Caloris, del diametro di 1.300 Km: si tratta di una grande pianura circolare circondata da anelli di monti. Quetso bacino deve il suo nome al fatto ch esi trova sempre esposto alla luce del Sole durante il passaggio di Mercurio al perielio e pertanto e' uno dei punti piu' caldi del pianeta.


La superficie di Mercurio presenta infine dei corrugamenti e delle faglie che attraversano il bordo dei crateri: queste ultime sono state probabilmente provocate dalla contrazione della crosta.


La cresta di Antoniadi, della lunghezza di 450 Km. (Calvin J. Hamilton)


Una faglia sulla superficie di Mercurio. Le faglie sono abbondanti sul pianeta ed indicano che esso si e' contratto raffreddandosi, dopo essere diventato solido. (Calvin J. Hamilton)

L'albedo di Mercurio e' pari a 0,125, cioe' esso riflette il 12,5 % della radiazione solare che riceve.
Non e' stata rivelata attivita' vulcanica recente sul pianeta.

Mercurio e' privo di atmosfera: l'unico gas presente, estremamente tenue, e' quello che affluisce sul pianeta a causa del vento solare. La pressione di questo gas, misurata dalla sonda Mriner 10, e' meno di un millesimo di miliardesimo di atmosfera.




Due profondi crateri, del diametro di circa 40 Km; i raggi e gli aloni chiari indicano che sono strutture relativamente giovani. (Calvin J. Hamilton)


La regione sudoccidentale del pianeta, fotografata dalla sonda Mariner 10 da una distanza di 200mila Km. (Calvin J. Hamilton)

La vicinanza del pianeta al Sole fa si' che la sua temperatura sia molto alta durante il periodo di insolazione: 420 0C. Sull'altra faccia, quella non esposta al Sole, la temperatura raggiunge invece i -180 0C. La forte escursione termica e' dovuta alla mancanza di atmosfera; essa attenuerebbe le differenze di temperatura tra le varie zone in virtu' della sua inerzia termica, cioe' della sua capacita' di trattenere il calore.


Il surreale terreno di Mercurio, in una regione agli antipodi del Mare Caloris. (Calvin J. Hamilton)
Malgrado la notevole somiglianza tra Mercurio e la Luna, il pianeta e' molto piu ' denso. Esso e' composto infatti da un grosso nucleo di ferro, parte del quale forse allo stato liquido, con un raggio di 1.800-1.900 Km, che contiene circa l'80 % della massa di Mercurio.

Il nucleo ferroso e' circondato da un mantello di silicati e da una crosta simili a quelli terrestri, dello spessore complessivo di circa 500-600 Km.
Un nucleo di questo tipo spiegherebbe anche il campo magnetico di Mercurio, che possiede un'intensita' pari all'1 % di quello terretsre.
Il campo magnetico di un pianeta viene infatti prodotto per effetto dinamo, cioe' per la rotazione del pianeta stesso attorno ad un nucleo ferroso fluido.


L'asse magnetico di Mercurio e' inclinato di 11 gradi rispetto all'asse di rotazione, cioe' i poli magnetici non coincidono con quelli geografici. Questo succede in molti pianeti, tra cui la Terra.
la sonda Mariner 10 ha rivelato la presenza di una ionosfera intorno al pianeta, che interagisce con la sua magnetosfera.




Doppio cratere: quello interno
ha un diametro di 200 Km.
(Calvin J. Hamilton)

       
 



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